DENTOSOFIA : LA SAGGEZZA DEI DENTI

“ Terapia caratterizzata da un approccio umanistico all'arte dentistica che si basa su tecniche funzionali evidenziando il legame tra l'equilibrio della bocca, l'equilibrio dell'essere umano e, in senso più lato, quello del mondo intero"

“LA DENTOSOFIA” accentra la sua attenzione sul concetto di bocca equilibrata ed è un aiuto per la prevenzione e la cura della bocca.

Essa si serve di un apparecchio, in caucciù o silicone, in realtà un attivatore plurifunzionale.

        

E’ uno strumento ortodontico, ma anche riabilitatore posturale; ha effetti diretti su respirazione, deglutizione, fonazione e masticazione ed inoltre, crea un rapporto con il funzionamento neurologico e influenza sulla psiche.

 Prove tangibili di un approccio multidisciplinare

Il metodo si basa su esercizi eseguiti dal paziente con l'attivatore plurifunzionale che agisce rieducando le funzioni neurovegetative (respirazione, deglutizione, masticazione e fonazione).

I legami tra la bocca e il corpo

La respirazione può essere nasale o orale.

Quest'ultima contribuisce a una crescita insufficiente delle mascelle e all'affollamento dei denti ed ha anche un impatto su tutte  le malattie otorinolaringoiatriche.

Le ricerche del Prof. Macary, odontoiatra,  hanno evidenziato il rapporto esistente tra respirazione nasale e cuore,e relazioni con gli stati d'animo.

 La deglutizione può essere influenzata dall' APF, in senso Fisiologico ( lingua sul palato)

 e correggere ad es. la  Lingua fra  i denti: beanza

La fonazione:

- Articolazione dei suoni. Lingua contro il palato per la pronuncia dei fonemi. Anche in questo caso si ha una relazione con gli stati d'animo.

La masticazione:

- Contatto dei denti nello spostamento laterale della mandibole.

- Masticazione unilaterale: masticare bene significa effettuare dei movimenti alternati di lateralità destra e sinistra. Inutile mangiare alimenti sani se poi non avviene una masticazione corretta cioè la 1^ digestione come si sa avviene in bocca.

La bocca equilibrata

Per capire cos'è "l'equilibrio orale" ci vengono in aiuto gli studi del prof. Palnas di Barcellona, eminente stomatologo e ortodonzista che ha definito in 3 principi una bocca equilibrata:

-    Angolo funzionale masticatorio di Planas (AFMP)

-    Contatto su tutti i denti del lato di masticazione

-    Mandibola squadrata

L’attivatore plurifunzionale segue questi principi provocando la modifica della forma delle arcate e dell'occlusione, cambiando la posizione d'equilibrio delle funzioni muscolari antagoniste e modificando la posizione statica e dinamica della lingua.

Infatti permette:

1- Una stimolazione di tutti i muscoli del viso;

2- Impedisce o favorisce la pressione concentrica delle labbra e delle guance su entrambe    le arcate o su una di esse;

3-  Sopprime ogni possibilità di interposizione delle labbra, della lingua o delle guance tra le arcate e permette quindi la correzione delle infraposizioni molari, grazie alla stimolazione del blocco incisivo inferiore;

4- Permette l'espansione delle mascelle equilibrando le forze concentriche, favorendo l'azione della lingua e sopratutto permettendo la rieducazione alla respirazione nasale; 

5-  Permette di sopprimere o di evitare una posizione mandibolare scorretta;

6- Permette un movimento digressivo dei denti arrestando i diastemi;

7-  Attraverso il riequilibrio della muscolatura si ha un'azione molto importante sulle paradenziopatie con soppressione dei polimicrotraumatismi.

L' attivatore plurifunzionale permette quindi una concreta educazione del sistema masticatorio neuromuscolare, della deglutizione, della fonazione e della respirazione nasale.

Qualunque terapia che trascuri uno o l'altro di questi aspetti, va a scapito non solo del risultato ma anche della sua durata nel tempo.

I punti sopraindicati sono "le regole d'oro" che devono seguire chi vuole ristabilire l'equilibrio biologico distrutto dalla malattia" (Balters).      

Ecco uno schema  che riassume tutto questo:

 

                      

Portare l'attivatore e mordicchiarlo un'ora al giorno, permette di ottenere, attraverso la produzione del fattore neurotropico, uno stimolo verso il s..n.c. e quindi anche verso le funzioni neuro-vegetative.

Lo schema evidenzia che, qualunque sia il punto sollecitato, articolazioni delle mascelle o i numerosi muscoli della mandibola, si attiva una relazione con il cervello e viceversa.

Più si moltiplicano le stimolazioni periferiche, più aumentano le possibilità di recupero neurologico del cervello.

In pratica le malformazioni della bocca sono direttamente collegate al sistema nervoso. L'attivatore permette di accedere ai processi fisiologici di autoguarigione.

Esso agisce a livello dell'occlusione, delle articolazioni della mascella, delle muscoli della mandibola e del funzionamento neurovegetativo, con l'intermediazione del sistema nervoso.

L’attivatore obbliga a fermarsi e a modificare il proprio comportamento con l'introspezione.         La terapia con l'attivatore oltre a migliorare i problemi legati alla bocca porterà ad un miglioramento al senso di benessere a livello generale.

La bocca è uno specchio del corpo intero, sia fisico che psichico.                                             Ciò evidenzia l'esistenza di una correlazione sistematica tra i denti e il temperamento. Tale reciproca interdipendenza è valida anche per qualsiasi altra parte del corpo.

Claude Bernard ha detto " La funzione crea l'organo".

Oggi si può aggiungere che "Il lato psicoaffettivo genera il pensiero, il pensiero crea la funzione, la quale a sua volta dà forma all'organo".

Pertanto la bocca può diventare una sorta di specchio del corpo umano, proprio come ogni altro organo. Tuttavia è più facile osservare la bocca che il fegato o i reni: si può decidere di modificare il proprio modo di vivere lavorando su se stessi con l'attivatore. 

IN CONCLUSIONE SI PUO DIRE:
                                                         
 LA BOCCA PUO ESSERE LA PORTA D’ INGRESSO PER UNA TERAPIA GLOBALE.